sabato 21 novembre 2015
Guardia costiera Greca affonda gommone di migranti
Il quotidiano turco Hürriyet pubblica queste immagini scioccanti di come la Guardia Costiera greca tratta un gommone di rifugiati (le immagini, diffuse ieri, 20 novembre, si riferiscono al 12 novembre), affondandolo con un'asta perforante.
giovedì 19 novembre 2015
Siria, Turchia, l'Occidente "two faced" (EN - IT)
Syria, Turkey, The
West & Two Faced Politicians
As we all know the
civil war of Syria started some 4-5 years ago. Western countries announced that
President Assad was a dictator and he must go! Yes he is a dictator, he always
was and so was his father.
So, what happened
all the sudden to make the west take action against him?
I think it might
have a complicated answer, but it is somewhat related to the natural sources
like oil and gas. In the beginning the west (including Turkey) supported
"freedom fighters" with weaponry and fuelled the civil war. In a
middle eastern country like Syria, it is inevitable that weapons fell into
wrong hands in no time. Now we have a new terrorist group called ISIS
(originally sponsored by us, the West).
We became aware about
Turkey's contribution in January 2014
when Turkish police stopped a few lorries that were going to Syria. When
they carried out the search they found a
lot of weapons being transported by the undercover Turkish National
Intelligence Agency staff. The public prosecutor and the policemen were
immediately dismissed (later arrested for treason), and the lorries and the
Intelligence Agents were released. Government tried to cover up the incident
but they did not succeed. I think there is no way for Turkey to act in this
manner without approval from its western allies especially the US.
Turkey and the west
are now paying heavy prize for this unlawful support mainly in the form of
millions of refugees coming through but also with the act of terrorism in our
countries.
I am a true believer that no terrorist organisation can
survive without support from a country, and as every country needs an enemy to justify their
spending on weapons it may make sense for countries to create those
organisations. Whether it is ISIS, Al-Qaeda or PKK all are supported by some
countries for some reason. That's why when I listen to politicians talking
about terrorism, I do not believe any of the words they are saying.
Having said all
these, I would like to say couple of things on the recent Paris attacks. It is
hard to see innocent lives being lost in any ruthless act. Even though I like
the fact people supporting the French in these difficult times, I think this
support became too exaggerated. This
incident is part of everyday life in the middle east and these blood thirsty
people are the reason for the current refugee crisis. I am one of those
that were disappointed by the double standard shown by Facebook, Western states
and some people living on those states. When there was a bomb attack in Beirut
only 24 hours before Paris or in Ankara about a month earlier, there was almost
no reaction from European States, the public or companies like Facebook.
To me the pain I feel for the lost lives does not depend on
the victims' identities.
While these dirty games are being played in international arena, we - ordinary
citizens - can do nothing but #PrayForHumanity
Yurdakul Celebi
***
Siria, Turchia, l'Occidente e i politici a due
facce
Come tutti sappiamo, la guerra civile siriana è
iniziata circa 4-5 anni fa. I paesi occidentali annunciavano che il presidente
Assad era un dittatore e che era necessario intervenire!
Sì, è vero: lui è un
dittatore, lo è sempre stato e così era suo padre. Allora, che cosa ha causato
l'improvvisa azione dell'occidente contro di lui? La risposta potrebbe essere
complessa, ma è in qualche modo collegata alle risorse naturali come petrolio e
gas.
In principio i paesi occidentali (compresa la
Turchia) hanno sostenuto i cosiddetti ""freedom
fighters" con le armi,
alimentando la guerra civile. In un paese mediorientale come la Siria, è
inevitabile che le armi cadano nelle mani sbagliate in pochissimo tempo. Oggi
abbiamo un nuovo gruppo terroristico chiamato ISIS (originariamente
sponsorizzato da noi, dall'Occidente).
Siamo venuti a conoscenza del contributo della
Turchia nel gennaio 2014, quando la
polizia turca ha fermato un paio di camion che andavano in Siria.
Effettuati i controlli sono state trovate molte
armi trasportate dal personale (sotto copertura) della National Intelligence Agency turca. Il pubblico ministero e i
poliziotti sono stati subito licenziati (poi arrestati per tradimento), mentre
gli autocarri e gli agenti dei servizi segreti sono stati rilasciati. Il Governo
ha cercato di insabbiare l'incidente, ma non ci è riuscito. Penso che non sarebbe
stato possibile, per la Turchia, agire in questo modo senza l'approvazione da
parte dei suoi alleati occidentali, in particolare gli Stati Uniti.
La
Turchia e l'Occidente stanno ora pagando il pesante scotto per questo sostegno
illegale, e lo pagano
principalmente sotto forma di milioni di profughi che raggiungono l'Europa, ma
anche con gli atti terroristici nei nostri paesi.
Credo fortemente che nessuna organizzazione terroristica possa sopravvivere senza il
sostegno di un paese, e come ogni paese ha bisogno di un nemico per
giustificare la propria spesa per le armi può essere utile per i paesi a creare
quelle organizzazioni. Che si tratti di ISIS, Al Qaeda o PKK tutti sono
supportati da alcuni paesi per qualche motivo. Ecco perché quando ascolto i
politici parlare di terrorismo, non credo a nessuna delle loro parole
Detto tutto questo, vorrei dire alcune cose sui
recenti attacchi di Parigi. È difficile assistere alla fine di vite innocenti
sotto qualsiasi atto spietato. Anche se apprezzo gli atti di solidarietà verso i
francesi in questi tempi così difficili, penso che questo sostegno sia
diventato troppo esagerata: questo genere di episodi fa parte della vita di
tutti i giorni in Medio Oriente e queste persone assetate di sangue sono la causa
della corrente crisi dei rifugiati.
Io sono uno di quelli che sono stati delusi dal
doppio standard mostrata da Facebook, gli stati occidentali e alcune persone
che vivono in quegli stati. Quando c'era un attentato a Beirut, solo 24 ore
prima di Parigi o ad Ankara, circa un mese prima, non c'era quasi nessuna
reazione da Stati europei, da parte del pubblico o di soggetti come Facebook.
Per me il
dolore che provo per le vite perdute non dipende identità delle vittime.
Mentre questi sporchi giochi vengono giocati in
campo internazionale, noi - cittadini comuni - non possiamo fare altro che #PrayForHumanity.
Yurdakul Celebi
Yurdakul Celebi is Turkish. He
has been living in the UK for 14 years and currently living and working in
London as a Software Test Analyst.
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