mercoledì 8 agosto 2012

Londra, ieri e oggi



Esattamente un anno fa Londra bruciava, vittima di una delle peggiori rivolte sociali degli ultimi decenni. Oggi, invece, è la fiamma olimpica ad aver catalizzato le energie (positive) della capitale. E se ancora molto dovrà essere fatto per capire e, possibilmente, sradicare le radici del disagio sociale, la città prova a voltare pagina. 

Prendiamo The House of Reeves, il famoso (quasi un'istituzione con i suoi 144 anni di storia) negozio di arredamento di Croydon, a sud della capitale. L'8 agosto del 2011 venne completamente distrutto dalle fiamme appiccate dai rioters.  Oggi, in gran parte ristrutturato, è stato tappezzato da più di 4 mila foto di giovani, accompagnate da messaggi positivi come "I believe in me" o "I've turned my life around"

Il progetto è stato ideato da vInspired, associazione giovanile di volontariato che ha lanciato la campagna Reverse Riots, appoggiata anche dal primo ministro David Cameron. "Siamo molto orgogliosi - spiegano quelli di vInspired - di essere stati in grado di trasformare la House of Reeves in una dichiarazione collettiva di positività. Comunicare con forza le buone cose di cui i giovani sono artefici è la nostra missione". 

Soddisfatti (e commossi) i proprietari, Trevor e Maurice Reeves. "Siamo stati travolti dal supporto che ci è stato offerto. I disordini hanno prodotto una eredità positiva: quella di unire persone di ogni età e di ogni a provenienza sociale con l'obiettivo di riparare la capitale".

E a riparare la capitale - secondo il sindaco Boris Johnson - contribuisce anche lo spirito olimpico. "Le Olimpiadi - ha dichiarato ai microfoni della BBC - e il messaggio che portano con sè, quello del legame tra impegno e successo, non potevano arrivare in un momento migliore".

IERI:



OGGI:












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