Photograph: John Macdougall/AFP/Getty Images |
Dicono che raramente la cancelliera tedesca Angela Merkel partecipi a dimostrazioni e manifestazioni. Ma ieri, domenica 14 settembre, lo ha fatto, prendendo parte - insieme al presidente Joachim Gauch - all'iniziativa dei leader delle comunità ebraiche presso la Porta di Brandeburgo a Berlino.
L'evento "Stand Up: Jew Hatred - Never Again!" ha coinciso con il World Jewish Congress (WJC) opsitato dalla capitale tedesca.
"Che le persone in Germania possano essere
minacciate a causa del loro essere ebrei o del loro supporto ad Israele è un
fatto oltraggioso che noi non possiamo accettare", ha detto Angela Merkel.
"È un nostro dovere nazionale e
civico combattere l'anti-semitismo".
"Abbiamo ascoltato parole che sono una sfida alla nostra coesistenza pacifica. Abbiamo visto atti che sono un attacco alla nostra libertà ed alla dignità umana. Non possiamo ignorare. Ed è per questo che siamo qui oggi".
"Chiunque attacchi chi indossa una kippah, attacca tutti noi. Chiunque danneggi una pietra tombale ebraica sta disonorando la nostra cultura. Chiunque attacchi una sinagoga sta minando le fondamenta della nostra società libera".
"Dobbiamo fare leva sul nostro comune senso di responsabilità per il bene comune. Si richiede coraggio e spirito di iniziativa, ma anche solidarietà, tolleranza e apertura mentale. I valori che rendono una società umana e sostenibile; valori che devono essere insegnati più e più volte. Il governo federale sostiene diverse attività: progetti che promuovono la tolleranza, rafforzano le abilità sociali e la comprensione della democrazia, in particolare per i giovani. Perché dobbiamo combattere tutte le forme di estremismo, di discriminazione ideologica e di violenza".
"Abbiamo ascoltato parole che sono una sfida alla nostra coesistenza pacifica. Abbiamo visto atti che sono un attacco alla nostra libertà ed alla dignità umana. Non possiamo ignorare. Ed è per questo che siamo qui oggi".
"Chiunque attacchi chi indossa una kippah, attacca tutti noi. Chiunque danneggi una pietra tombale ebraica sta disonorando la nostra cultura. Chiunque attacchi una sinagoga sta minando le fondamenta della nostra società libera".
"Dobbiamo fare leva sul nostro comune senso di responsabilità per il bene comune. Si richiede coraggio e spirito di iniziativa, ma anche solidarietà, tolleranza e apertura mentale. I valori che rendono una società umana e sostenibile; valori che devono essere insegnati più e più volte. Il governo federale sostiene diverse attività: progetti che promuovono la tolleranza, rafforzano le abilità sociali e la comprensione della democrazia, in particolare per i giovani. Perché dobbiamo combattere tutte le forme di estremismo, di discriminazione ideologica e di violenza".
"Il fatto che oggi più di 100,000
ebrei vivano in Germania è quasi un miracolo" - ha continuato
Merkel, in quello che i presenti hanno descritto come un discorso insolitamente
personale per lei - "è un dono che
mi riempie della più profonda gratitudine".
"La vita ebraica è parte della nostra
identità e cultura. Mi ferisce quando sento i genitori di un giovane ebreo
chiedersi se sia sicuro crescere i propri figli qui".
"La Germania farà di tutto per combattere
l'antisemitismo. A fronte dell'aumentare delle minacce agli ebrei il
messaggio alla Germania e al mondo è tolleranza. A nome del governo federale condanno nei termini più forti tutte le forme di antisemitismo in Germania e in Europa".
"La legittima critica alle azioni politiche
di un governo, sia esso il nostro o quello di Israele, è possibile. Ma se
questa viene usata come pretesto per dare sfogo all'odio di qualcuno verso
altre persone, verso gli ebrei, siamo di fronte ad un uso improprio dei nostri
diritti fondamentali di libertà di opinione e di assemblea".
"Amici, vicini, colleghi ebrei: sentitevi a casa qui".
Parole di circostanza, formali? Non proprio. Anzi, parole importanti, quelle della
Cancelliera, considerando la storia tedesca e la sofferente elaborazione della
colpa da parte di un intero popolo, alle prese con un passato che fa male anche
se il tempo passa.
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