Carlo Hermann/Agence France-Presse — Getty Images |
Poster sulle vetrine dei negozi, fotografie alle finestre, bandiere a stelle a strisce appese ai balconi. Di questo e di molto altro ancora parla un articolo pubblicato oggi dal New York Times, che racconta di come Sant'Agata de' Goti - provincia di Benevento - sia ancora in piena sbornia post-elettorale, dopo aver visto Bill de Blasio, discendente di una delle sue famiglie, diventare sindaco niente meno che della Grande Mela.
Amore, quello della cittadina verso il neo sindaco newyorkese, più che ricambiato: "L'Italia - si legge nell'articolo - ha influenzato la vita di de Blasio, rappresentando un'identità cui fare riferimento nei momenti più difficili". Il padre, infatti, è affetto da alcolismo e prima abbandona la famiglia, poi si toglie la vita. I parenti italiani, da parte di madre, diventano allora sempre più importanti per il giovane Bill, che darà due nomi italianissimi - Chiara e Dante - ai suoi figli e non mancherà di visitare il luogo delle sue origini. Dodici le visite al paese dei nonni, l'ultima - con famiglia al seguito - nel 2010.
"Il nonno, Giovanni, faceva parte di un'influente famiglia, proprietaria di un palazzo di due piani lungo la via principale. Nel 1905 lasciò l'Italia per l'America, dedicandosi al commercio di carne. Tenne sempre vivi i legami con le proprie origini, inviando al fratello prete vestiti e cioccolato da distribuire ai compaesani. Nel 1953, durante una visita, portò con se il primo televisore della cittadina, invitando per l'occasione tutto il vicinato".
E il successo di de Blasio è un po' il successo di tutti, a Sant'Agata.
"La sua vittoria è un riscatto per l'intero villaggio - spiega al NYT Domencio Lingelli, 33 anni, proprietario della gelateria dove Bill ha assaggiato la specialità della casa, il gelato alla crema con amarene e cioccolato. "E' la dimostrazione che le grandi menti vengono anche da questo piccolo villaggio".
Dello stesso avviso, il sindaco Carmine Valentino: "de Blasio ha reso l'American Dream realtà, senza dimenticare le proprie radici. Rappresenta una speranza per tutti noi".
Già perché ancora oggi è forte la valenza simbolica di un uomo "dal sangue italiano" che si afferma oltreoceano, terza generazione di quell'immigrazione italiana che ha visto proprio negli States una delle mete più ambite.
E l'articolo ci racconta che "the Mayor" è solito rifornirsi regolarmente di mozzarella e di vino rosso italiano, mentre continua a lavorare - assieme al suo barbiere - sul proprio italiano. Tutti segnali di una forte volontà di mantenere vive le radici italiane, molto più che mero folklore.
"Nella famiglia di mia madre - spiega lo stesso de Blasio - trovavo una forza, un calore e una coerenza che rappresentavano una sorta di antidoto per le difficoltà che stavo sperimentando nella mia vita".
Già perché, a forza di parlare di spread e di malaffare, ci stiamo forse scordando di quella cifra tutta italiana fatta di forza, coraggio e dignità, raccontata dalla storia della famiglia de Blasio e di tante altre ancora.
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