mercoledì 28 agosto 2013
Un sogno di eguaglianza e di pace
Un sogno di eguaglianza e di pace. Questo il senso più profondo di un discorso - "I have a dream"- che è passato alla storia. Lo pronuncia a Washington, il 28 agosto 1963, Martin Luther King, pastore della chiesa battista nera, ben presto leader e catalizzatore del movimento improntato alla non violenza ed alla disobbedienza civile. Già perché dopo un secolo dalla abolizione della schiavitù (voluta dal Presidente Lincoln e costata una guerra) i neri americani sperimentano ancora le violenze e le frustrazioni della segregazione. Nel 1964 il Civil rights Act riconosce i diritti civili ai neri, rendendo illegali le sinora consuete "separazioni" tra neri e bianchi nelle scuole, nei trasporti e nei luoghi pubblici in genere. Un anno dopo è la volta del Voting Right Act che afferma la piena partecipazione dei neri alla politica, sia come elettori che come eletti.
Con due importanti leggi federali, dunque, il movimento per i diritti civili, con tutte le sue anime e tutte le sue modalità di espressione, ottiene un primo grande successo.
Ma la marcia di emancipazione è ancora lunga.
E purtroppo - e non solo in america - non è ancora finita.
Leggi il testo del discorso di Martin Luther King.
Non solo in America...:
Scene di ordinario razzismo in ospedale
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