Il ministro degli esteri italiano Federica Mogherini, tra i nomi in lizza per la carica di Alto Rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza |
Mogherini sì, Mogherini no. Mentre in Europa e in Italia si dibatte sul nome del futuro Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, guardiamo più da vicino la carica, le sue caratteristiche, la sua storia e i suoi poteri.
Origini
Anzitutto questa figura nasce nel 2009 con il Trattato di Lisbona.
L'obiettivo è quello di individuare un soggetto unico in grado di guidare la
politica esterna dell’Unione europea. In precedenza, infatti, le attribuzioni
dell’Alto rappresentante competevano a due personalità distinte in seno all’Ue: il cosiddetto
Mr PESC (prima del 2009, infatti, l'Unione era divisa nei cosiddetti tre
pilastri, uno dei quali era proprio quello esterno in materia di politica
estera e sicurezza) e il commissario responsabile delle relazioni esterne.
Il trattato di Lisbona unifica le funzioni e riunisce in un’unica persona
le competenze relative alla politica estera
e di sicurezza comune. In questo modo - si pensava - l’azione
esterna dell’UE avrebbe guadagnato coerenza, efficacia e visibilità.
Comunque l’Alto rappresentante dell’Unione non è l’unico ad avere il
compito di rappresentare l’UE all’esterno. Il trattato di Lisbona, infatti,
assegna anche al presidente del
Consiglio europeo il compito di rappresentare al suo livello l’UE
all’esterno, senza nulla togliere alle attribuzioni dell’alto rappresentante.
Il testo però non precisa come il lavoro vada suddiviso tra queste due
personalità e lascia quindi alla prassi il compito di decidere sui due ruoli.
Poteri
L’alto rappresentante partecipa attivamente alla politica estera e di
sicurezza comune dell’Unione, innanzitutto contribuendo alla sua elaborazione
con proposte che presenta al Consiglio e al Consiglio europeo e assicura l’attuazione
delle decisioni adottate in quanto mandatario del Consiglio.
L’alto rappresentante ha inoltre una funzione di rappresentanza. Conduce
il dialogo politico con i paesi terzi ed esprime la posizione dell’Unione nelle
organizzazioni internazionali.
Dal momento che, come detto, prende il posto di MrPESC e del commissario per
le relazioni esterne, l’Alto rappresentante ha ereditato le loro rispettive
attribuzioni: in seno al Consiglio deve assicurare la coerenza e la continuità
dei lavori nell’ambito della politica estera dell’UE e dunque presiede il
consiglio "affari esteri" (la formazione, cioè, che riunisce i
ministri degli esteri dei 28 paesi membri dell'Unione); in Commissione è
incaricato delle responsabilità che incombono a tale istituzione nel settore
delle relazioni esterne. Deve altresì vigilare sul coordinamento della politica
estera con le altre politiche e gli altri servizi della Commissione.
Inoltre, partecipa ai lavori del Consiglio europeo, ossia dell'isituzione
che riunisce i capi di stato e di governo dei paesi membri.
Nomina
L’alto rappresentante è designato dal Consiglio europeo che delibera a
maggioranza qualificata e con l’accordo del presidente della Commissione. Il
Consiglio europeo può porre fine al mandato secondo la medesima procedura.
Data l’importanza della sua funzione, l’Alto rappresentante è anche uno
dei vicepresidenti della Commissione. Conseguentemente, egli è sottoposto al
voto di approvazione del Parlamento europeo così come il presidente e gli altri
membri della Commissione. Il trattato sull’UE precisa che nel caso di mozione
di censura votata dal Parlamento nei confronti della Commissione, l’alto
rappresentante deve abbandonare le funzioni che esercita in seno alla
Commissione, mentre può mantenere le responsabilità che detiene in seno al
Consiglio fino alla formazione della nuova Commissione.
Servizio
Europeo per l'azione esterna
Nell’esercizio delle sue funzioni l’alto rappresentante si avvale del Servizio
europeo per l’azione esterna, che trova la sua base giuridica nell’articolo 27,
paragrafo 3 del trattato sull’UE. Il funzionamento e l’organizzazione sono
stabiliti da una decisione del Consiglio che delibera su una proposta dell’alto
rappresentante. Il servizio lavora in collaborazione con i servizi diplomatici
degli Stati membri ed è composto da funzionari dei servizi competenti del
segretariato generale del Consiglio e della Commissione e da personale
distaccato dai servizi diplomatici nazionali.
In queste ore, dunque, va in scena il tira e molla tra paesi sul nome del prossimo
Alto rappresentante, che prende il posto di Lady Cathrin Ashton, per una carica
che potrebbe molto più di quello che i paesi gli consentono di fare. La
politica estera e di sicurezza comune è soggetta a norme e procedure specifiche
ed è definita e attuata dal Consiglio europeo e dal Consiglio che deliberano
all'unanimità (la consacrazione, cioè, del metodo intergovernativo), salvo nei
casi in cui i trattati dispongano diversamente.
Vedremo se, anche in questo campo, come molti promettono ci sarà una (sperata) inversione di tendenza.