mercoledì 11 luglio 2012

La Corte dell’Euro


Presseurop


Estenuanti trattative politico-economico-diplomatiche potrebbero – sottolineiamo potrebbero – essere messe a repentaglio da una pronuncia della Corte costituzionale tedesca. Andiamo con ordine.
I giudici di Karlsruhe stanno esaminando i ricorsi presentati con riferimento alle norme approvate dal Parlamento tedesco per ratificare l’accordo sull’European Stability Mechanism (ESM), il prezioso fondo salva stati, norme che – a parere dei ricorrenti – sarebbero incostituzionali, in quanto lesive del potere sovrano dello stato.
Il funzionamento del meccanismo di stabilità (creato non solo per concedere prestiti ai paesi in difficoltà, ma anche per esempio acquistare titoli di Stato e mantenere stabili gli spread), così come definito dall’ultimo Consiglio europeo, ridurrebbe la discrezione della Germania, in particolare nelle decisioni su come utilizzare i propri fondi pubblici.
In altre parole, fino a che la Corte costituzionale non deciderà sull’ammissibilità dei quesiti di costituzionalità e, in caso affermativo, non si esprimerà nel merito, le leggi approvate in Parlamento sull’ESM non potranno entrare in vigore. E, prevedono in molti, ci vorranno numerose settimane. Settimane preziose, viste le turbolenze cui è esposta la moneta unica.
Ma, dietro le quinte di questi avvenimenti, si consuma l’ennesima puntata delle frizioni tra l’esecutivo tedesco e la Corte Costituzionale, fondata nel 1951 per garantire che le istituzioni statali agissero conformemente a quanto prevedeva la Legge fondamentale della neonata Repubblica federale tedesca.
«Le cose non sono mai andate lisce tra Berlino e la Corte che ha sede a Karlsruhe – scrive Der Spiegel – i politici al governo l’hanno spesso considerata un essere irritante, che può abrogare a proprio piacimento le leggi con un semplice tratto di penna. Una frase attribuita al defunto Herbert Wehner, appartenente al partito socialdemocratico, è diventata leggendaria: “Non permetteremo a quegli idioti di Karlsruhe di depennare le nostre politiche”».
Antiche rivalità si scontrano, oggi, con nuove sfide: con la crisi dell’euro, infatti, in palio c’è molto più dei consueti giochi tra poteri, dal momento che le decisioni di Karlsruhe potrebbero mandare all’aria i tentativi di salvataggio dell’Eurozona.


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