Oggi, un anno fa, il mondo salutava Steve Jobs, forse il personaggio che – negli ultimi tempi – ha meglio incarnato il sogno americano, con la sua grande impresa cominciata in un garage nella Silicon Valley e approdata nell'olimpo dell'hightech. Creativo, coraggioso, tenace. Come un altro personaggio che – in una stagione diversa e in un paese diverso – ha ugualmente segnato la storia: Adriano Olivetti.
Bella,
bellissima, questa puntata di “Correva l’anno” (Rai3), che ripercorre il fil
rouge che unisce le
prime macchine da scrivere ai più moderni computer, Olivetti a Jobs. Una
continuità non solo in fatto di tecnologie e elettronica, ma anche in termini
di visione, di capacità di inventare il futuro. Olivetti, con il suo
capitalismo illuminato in grado (nell’Italia degli anni ‘50!) di introdurre in
fabbrica asili e biblioteche, così come di includere intellettuali e artisti
nella gestione d’impresa. Jobs, con la sua creatività, fermamente convinto della funzione
artistica delle sue creazioni e in grado di ispirare giovani in ogni parte del mondo.
Dalla
Lettera22 Olivetti, esposta al MoMa di New York, agli oggetti culto di Apple. Storie di successo. Perché, ancora oggi, sono gli uomini – con le loro idee – a fare la storia.
Il video comparso oggi sul sito di Apple, "Remembering Steve":
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