Stavros Theodorakis, leader di To Potami |
"To potami". Tutti ne parlano, in Grecia. È il nome di un nuovo partito, o meglio un movimento, creato dallo stimato giornalista greco Stavros Theodorakis poco meno di un anno fa e balzato a più del 6% nel suo primo test elettorale, le elezioni europee dello scorso maggio.
E pare che ora abbia tutte le carte in regola per diventare il "terzo partito" determinante alle imminenti elezioni elleniche, dopo Nea Democratia (del premier Antonis Samaras) e la sinistra di Syriza.
Potami significa "fiume": idealmente, il suo fondatore spera che molti possano farne parte, aggiungendo qualcosa di proprio al flusso di questo corso d'acqua che nelle intenzioni dovrebbe rinnovare quello che sembra un confronto tra partiti politici consolidati.
La sede di Potami, un appartamento al primo piano di un semplice blocco di edifici in un'area residenziale di Atene, risistemato come vero e proprio spazio di lavoro, è molto affollata.
Secondo numerosi osservatori, il partito non avrebbe una chiara e coerente base ideologica. Alexis Tsipras, capo di Syriza, dice: "noi non siamo nati nella democrazia della tv", mentre Venizelos, alla guida del partito Pasok, commenta ironicamente: "Buona fortuna allo show televisivo che vuole trasformarsi in partito politico".
"Non abbiamo una base ideologica", risponde orgoglioso Theodorakis. Se è chiaro che la sua sensibilità si colloca nello spettro del centro-sinistra, considera certe rigidità ideologiche come un ostacolo. "Ciascuno si riconosce in alcune specificità del partito - spiega - e vede il mondo con una sfumatura rossa, blu o verde". "Anche il modo in cui i parlamentari siedono nell'emiciclo - commenta - è insensato: ciascuno è impegnato a dare segnali di disapprovazione o approvazione a seconda solo di chi stia parlando. Perché non sedere vicino agli oppositori politici, discutere e cercare un terreno comune?".
Diversamente da altri partiti europei (come Podemos in Spagna e il M5stelle o la Lega di Salvini in Italia), To potami vuole la Grecia nell'Euro, propone una riforma del settore pubblico e del sistema politico. In altri termini, il partito offre moderazione, in una Grecia sempre più polarizzata. "I greci vogliono vedere se c'è un'alternativa a questo sistema politico. Vogliono qualcosa di nuovo, ma al contempo hanno paura a rigettare in toto la vecchia guardia", dice Theodorakis.
Insomma, la prospettiva è quella di divenire ago della bilancia. Se, come pare probabile, vincerà Syriza, potrebbe avere bisogno - per ottenere la maggioranza - proprio di To Potami. "Se ci alleeremo con Syriza - fanno sapere fonti del partito guidato da Theodorakis - faremo in modo che non si allontani dal cammino europeo. Se invece dovremo allearci con Nuova Democrazia, argineremo le sue spinte verso l'estrema destra".
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