mercoledì 20 febbraio 2013

Gemelli (molto) diversi





Articolo di Ubaldo Villani-Lubelli

Movimento5Stelle e Partito Pirata Tedesco vengono spesso accostati come fossero partiti gemelli, in Italia il primo e in Germania il secondo. Lo stesso Beppe Grillo, la scorsa primavera, sull’onda di sondaggi che davano i pirati tedeschi al 13 per cento, si sbilanciò: “Siamo noi i Pirati in Italia”. Oggi, a dire il vero, il M5S, almeno nei numeri, sembra aver superato i Pirati. I recenti successi elettorali di Grillo vanno ben oltre i pur ottimi risultati ottenuti dal Partito Pirata Tedesco nella scorsa stagione politica. Ed inoltre, mentre il M5S vola nei sondaggi fino a sfiorare il 20 per cento, i Pirati, in Germania, arrancano faticosamente per raggiungere la soglia di sopravvivenza del 5 per cento che li permetterebbe di entrare nel Bundestag. Ma cosa unisce e cosa divide questi due movimenti? Proviamo a fare chiarezza e cerchiamo di capire quali siano le analogie e le differenze  tra questi due nuovi protagonisti della politica europea.
I due movimenti si rivolgono certamente ad una stessa tipologia di elettori delusi dai partiti tradizionali  e che si nutre principalmente di malcontento e che negli ultimi anni, magari, non è andata neanche a votare. L’altro punto di contatto tra M5S e Pirati è dato dal fatto che entrambi hanno invertito il processo di comunicazione tra partiti e cittadini. Normalmente i partiti si propongono agli elettori con un programma predefinito per il quale chiedono il voto ai cittadini. M5S e Pirati hanno invertito questo meccanismo. È il movimento che chiede ai cittadini quali sono i temi di cui il movimento si deve fare interprete. I Pirati usano lo slogan: “Noi siamo quelli con le domande, voi quelli con le risposte”. Beppe Grillo dice spesso negli incontri con i cittadini: Diteci quali sono i problemi del vostro territorio, iscrivetevi al movimento, mettetevi in gioco ed io vi metto a disposizione la nostre rete di relazioni e di contatti e l’organizzazione del movimento.
Se i due partiti, dunque, si fanno interpreti delle esigenze e delle necessità dei cittadini, delle istanze che vengono dalla base e dal territorio, sono diversi nelle modalità con cui agiscono. Mentre il M5S è dominato dalla figura di Grillo che “concede” la rete del proprio movimento, i Pirati non hanno un “padrone”. La differenza dunque è che mentre il M5S si nutre del carisma e della popolarità del suo leader ed è un movimento con un forte accento leaderistico, il Partito Pirata rifiuta le personalità centralizzanti e totalizzanti. I Pirati non accettano leader carismatici, e l’organizzazione del partito non è verticistica, ma orizzontale. Hanno anche loro un’organizzazione interna in cui c’è un Presidente, un segretario, un comitato di direzione,  un capogruppo e le altre figure tradizionali dei partiti, ma le decisioni sono sempre collegiali e votate a maggioranza.
E qui arriviamo alla seconda grande differenza. Proprio in virtù di questa organizzazione orizzontale, il Partito Pirata costruisce il suo programma dal basso. Sono i cittadini che costruiscono il programma attraverso la famosa piattaforma di Liquid Feedback che oggi ha circa 10.000 iscritti. Si tratta di un sistema non sempre fluido e veloce, a volte un po’ caotico, ma che permette una reale  partecipazione. Naturalmente non tutto è perfetto, tanto che si denuncia spesso che è un sistema in cui i super-attivi della piattaforma, tramite il sistema delle deleghe, riescono, di fatto, a monopolizzare alcuni temi.  Il M5S pur cercando di farsi interprete delle esigenze dei cittadini, concede solo in alcuni casi l’utilizzo di Liquid Feedback o piattaforme simili. Questo perché naturalmente è un sistema che non permette un controllo diretto nel processo di formazione delle decisioni.
La terza grossa differenza tra i due partiti è rappresentata dal fatto che se il M5S è un movimento tipicamente italiano in quanto frutto della specifica situazione italiana del momento, il Partito Pirata è un fenomeno internazionale. Nato in Svezia, ha trovato soprattutto in Germania (ma anche in Svizzera e Austria) il modo di radicarsi e di ottenere dei buoni risultati. Esiste dunque una piattaforma di idee di base (diritti civili, libertà nella rete, diritto d’autore, difesa dell’ambiente, trasparenza, rifiuto del leaderismo) che fanno da cerniera tra i vari movimenti nazionali. L’ultima differenza, infine, è che mentre il M5S ha un tratto populista e si nutre dei comunicati politici di Grillo, di anatemi contro la stampa e di editti contro i militanti che non si allineano alla linea dettata dal vertice, il Partito Pirata non fa nulla di tutto questo e non conosce i toni che caratterizzato il M5S. Non usano mai espressioni sopra le righe, forse semmai sono le singole personalità del movimento pirata che possono essere considerate molto singolari, quasi anarchiche e quindi poco gestibili anche nelle loro azioni.


Ubaldo Villani-Lubelli è  giornalista. 
Ha studiato e lavorato in Germania.
Il suo Blog:  Potsdamer Platz  


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