Articolo di Ubaldo Villani-Lubelli
Movimento5Stelle e Partito Pirata Tedesco vengono spesso accostati come
fossero partiti gemelli, in Italia il primo e in Germania il secondo. Lo stesso
Beppe Grillo, la
scorsa primavera, sull’onda di sondaggi che davano i pirati tedeschi al 13 per
cento, si sbilanciò: “Siamo noi i Pirati in Italia”. Oggi, a dire il vero, il M5S, almeno nei numeri, sembra aver
superato i Pirati. I recenti successi elettorali di Grillo vanno ben oltre i
pur ottimi risultati ottenuti dal Partito Pirata Tedesco nella scorsa stagione politica. Ed
inoltre, mentre il M5S vola nei sondaggi fino a sfiorare il 20 per cento, i
Pirati, in Germania, arrancano faticosamente per raggiungere la soglia di
sopravvivenza del 5 per cento che li permetterebbe di entrare nel Bundestag. Ma cosa unisce e cosa divide questi
due movimenti? Proviamo a fare chiarezza e cerchiamo di capire quali siano le
analogie e le differenze tra questi due nuovi protagonisti della politica
europea.
I due movimenti si rivolgono certamente ad una stessa tipologia di
elettori delusi dai partiti tradizionali e che si nutre principalmente di
malcontento e che negli ultimi anni, magari, non è andata neanche a votare. L’altro punto di contatto tra M5S e Pirati è dato dal fatto che entrambi
hanno invertito il processo di comunicazione tra partiti e cittadini. Normalmente i partiti si propongono
agli elettori con un programma predefinito per il quale chiedono il voto ai
cittadini. M5S e Pirati hanno invertito questo meccanismo. È il movimento che chiede ai
cittadini quali sono i temi di cui il movimento si deve fare interprete. I
Pirati usano lo slogan: “Noi siamo quelli con le domande, voi quelli con le
risposte”. Beppe Grillo dice spesso negli incontri con i cittadini: Diteci quali sono i
problemi del vostro territorio, iscrivetevi al movimento, mettetevi in gioco ed
io vi metto a disposizione la nostre rete di relazioni e di contatti e
l’organizzazione del movimento.
Se i
due partiti, dunque, si fanno interpreti delle esigenze e delle necessità dei
cittadini, delle istanze che vengono dalla base e dal territorio, sono diversi
nelle modalità con cui agiscono. Mentre il M5S è dominato dalla figura di Grillo
che “concede” la rete del proprio movimento, i Pirati non hanno un “padrone”. La differenza dunque è che mentre
il M5S si nutre
del carisma e della popolarità del suo leader ed è un movimento con un forte accento
leaderistico, il
Partito Pirata rifiuta le personalità centralizzanti e totalizzanti. I Pirati
non accettano leader carismatici, e l’organizzazione del partito non è
verticistica, ma orizzontale. Hanno anche loro un’organizzazione interna in cui
c’è un Presidente, un segretario, un comitato di direzione, un capogruppo
e le altre figure tradizionali dei partiti, ma le decisioni sono sempre collegiali
e votate a maggioranza.
E qui arriviamo alla seconda grande differenza. Proprio
in virtù di questa organizzazione orizzontale, il Partito Pirata costruisce il suo programma dal
basso. Sono i cittadini che costruiscono il programma attraverso la famosa piattaforma
di Liquid Feedback
che oggi ha circa 10.000 iscritti. Si tratta di un sistema non sempre fluido e
veloce, a volte un po’ caotico, ma che permette una reale partecipazione.
Naturalmente non tutto è perfetto, tanto che si denuncia spesso che è un sistema
in cui i super-attivi della piattaforma, tramite il sistema delle deleghe,
riescono, di fatto, a monopolizzare alcuni temi. Il M5S pur cercando di farsi interprete
delle esigenze dei cittadini, concede solo in alcuni casi l’utilizzo di Liquid
Feedback o
piattaforme simili. Questo perché naturalmente è un sistema che non permette un
controllo diretto nel processo di formazione delle decisioni.
La terza grossa differenza tra i due partiti è
rappresentata dal fatto che se il M5S è un movimento tipicamente italiano in quanto frutto
della specifica situazione italiana del momento, il Partito Pirata è un
fenomeno internazionale.
Nato in Svezia, ha trovato soprattutto in Germania (ma anche in Svizzera e Austria) il
modo di radicarsi e di ottenere dei buoni risultati. Esiste dunque una
piattaforma di idee di base (diritti civili, libertà nella rete, diritto
d’autore, difesa dell’ambiente, trasparenza, rifiuto del leaderismo) che fanno
da cerniera tra i vari movimenti nazionali. L’ultima
differenza, infine, è che mentre il M5S ha un tratto populista e si nutre dei comunicati
politici di Grillo, di anatemi contro la stampa e di editti contro i militanti
che non si allineano alla linea dettata dal vertice, il Partito Pirata non fa nulla di tutto questo e non
conosce i toni che caratterizzato il M5S. Non usano mai espressioni sopra le righe, forse semmai
sono le singole personalità del movimento pirata che possono essere considerate
molto singolari, quasi anarchiche e quindi poco gestibili anche nelle loro
azioni.
Ubaldo Villani-Lubelli è giornalista.
Ha studiato e lavorato in Germania.
Il suo Blog: Potsdamer Platz
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