All’Economist non l’hanno
presa bene e rispondono, piccati, al quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt, reo di aver, per così dire, “reinterpretato” – in
una variante filo-tedesca – l’ultima copertina del giornale inglese, che
raffigurava la riluttanza della Cancelliera Merkel ad "accendere i motori" dell’economia europea. «E’ una replica quanto mai strana» – si legge nella versione on-line del settimanale
londinese – con la Germania, export dipendente, che se ne sta in disparte
rispetto all’economia mondiale».
Quando in realtà, «il debito pubblico dei tedeschi è più grande di quello della
Spagna e l'America è cresciuta più rapidamente rispetto alla Germania nel corso
del primo trimestre del 2012 (per la fortuna degli stessi tedeschi, che sono
esportatori netti per l'economia americana)».
«La
verità è che – conclude l’Economist – il governo della Germania, più di ogni
altro, ha la capacità solcare le acque dell’economia dell’eurozona e, dunque, di quella mondiale, allontanandola dal
pericolo di una catastrofe economica. Ma, come dimostra l’immagine proposta
da Handelsblatt, i
tedeschi ancora non se ne rendono conto».
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