L’Europa ha bisogno del Regno
Unito. Questo è un po’ il senso del (coraggioso) discorso di Mario Draghi ai banchieri della City di Londra. Discorso trascurato dalla stampa
italiana, ma abbondantemente ripreso da quella inglese. Pur con l’intento
dichiarato di non voler entrare in un dibattito tutto “domestico”, il governatore
della Banca Centrale Europea ha ricordato
le numerose interconnessioni tra Regno Unito ed Europa. «In virtù dei profondi
legami esistenti – ha dichiarato – l’area euro e la Gran Bretagna condividono
un interesse comune: quello per la stabilità nel funzionamento del nostro
sistema economico, ed in particolare dei nostri mercati finanziari». Tutte le principali banche dell’Eurozona, infatti, sono presenti nel
cuore della finanza londinese e, al contempo, le banche inglesi rappresentano i
leading players nei mercati finanziari di tutta Europa. Senza contare
che l’area-Euro rappresenta il più grande mercato delle esportazioni del Regno
Unito (pari a 200 miliardi di sterline nel corso dell’ultimo anno).
Un’eventuale
uscita della Queen’s Land dall’Unione,
insomma, potrebbe significare la dissoluzione delle istituzioni del continente,
avverte Draghi. «E una simile scelta, sarebbe dannosa per tutti», aggiunge,
facendo eco alla Cancelliera Merkel, che ha definito la Gran Bretagna “attore
vitale dell’Ue”. «L’Europa ha bisogno di un’Inghilterra pienamente europea, più
di quanto il Regno Unito necessiti di un’Europa più British», ha spiegato. Grazie agli interventi della Banca centrale, l’Eurozona
oggi è più stabile, ma c’è ancora molto da fare. Secondo Mario Draghi, la crisi
economico-finanziaria è l’occasione per far ripartire il processo di
integrazione europea. Processo che non può non implicare la cessione di quote
di sovranità nazionale, soprattutto
in fatto di budget e di politiche strutturali. «La risposta alla crisi –
conclude il Governatore – non deve essere meno Europa, ma più Europa».
Leggi l'articolo del The Guardian.
Leggi l'articolo del The Telegraph.
Nessun commento:
Posta un commento