domenica 6 maggio 2012

ψήφος, stimme, voto, vote



Giornata importante, questa, per la politica europea. Oggi, infatti, è il giorno delle elezioni in Grecia, le prime dopo il collasso dovuto alla crisi finanziaria e la conseguente entrata in scena del governo tecnico. Ma è anche il giorno del secondo turno delle Presidenziali di Francia. In Italia, invece, è la volta di una significativa tornata di amministrative, mentre in Germania si vota nel nell'importante Land Schleswig-Holstein. 

Ad Atene la posta in gioco è quella della governabilità del paese, ma anche la sua permanenza nell'Eurozona. In mezzo a pericolosi estremismi, rossi e neri, che sembrano spiccare il volo. In Italia, i dieci milioni di elettori che andranno alle urne per il voto amministrativo lo faranno sullo sfondo di molte le novità. Anzitutto la spaccatura Pdl-Lega nel centrodestra. Il Pd, dal canto suo, potrebbe tenere o subire erosioni di consenso da parte dei partiti antisistema o della sinistra più radicale. Pure senza influenze dirette sul Governo di Mario Monti, il voto - soprattutto se di protesta - potrebbe aprire una fase di (ulteriore) instabilità, con riflessi anche sul (complesso) risanamento economico. 

Nello Schleswig-Holstein, il land più settentrionale della Germania, al confine con la Danimarca, si profila un testa a testa tra i cristiano democratici della Cdu - il partito di Angela Merkel -  e i socialisti targati Spd. Al voto ben  2,2 milioni di cittadini. Un voto regionale, sì, ma molto importante anche per gli equilibri del governo federale di Angela Merkel, e cioè del pilastro che oggi regge, con fatica e suscitando molte critiche, le sorti traballanti di un'Europa in balia della crisi. In attesa di un altra importante giornata elettorale, quella in programma tra una settimana nel popoloso Land del Reno-Westfalia. 


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