mercoledì 3 gennaio 2018

Sacchetto, mon amour



Sacchetti a pagamento, ce lo chiede l'Europa. Non proprio: sarebbe bene chiarire che l'obbligo di mettere a pagamento le buste per l'imballaggio di materiale sfuso NON è imposto dall'Unione europea: nella normativa di Bruxelles questa è una soluzione opzionale, lasciata alla libera scelta dagli Stati membri nel recepimento della direttiva. 
E non solo, si prevede che le “borse di plastica in materiale ultraleggero”, ossia quelle fornite come imballaggio primario per alimenti sfusi, possano essere escluse da misure di questo tipo.
"Le misure adottate dagli Stati membri includono l'una o l'altra delle seguente opzioni o entrambe:
a) adozione di misure atte ad assicurare che il livello di utilizzo annuale non superi 90 borse di plastica di materiale
leggero pro capite entro il 31 dicembre 2019 e 40 borse di plastica di materiale leggero pro capite entro il
31 dicembre 2025 o obiettivi equivalenti in peso. Le borse di plastica in materiale ultraleggero possono essere
escluse dagli obiettivi di utilizzo nazionali;
b) adozione di strumenti atti ad assicurare che, entro il 31 dicembre 2018, le borse di plastica in materiale leggero
non siano fornite gratuitamente nei punti vendita di merci o prodotti, salvo che siano attuati altri strumenti di
pari efficacia. Le borse di plastica in materiale ultraleggero possono essere escluse da tali misure. "