giovedì 5 gennaio 2017

Promo&Polemiche

Esiste qualcosa più di cattivo gusto della pubblicità di Sanremo in cui i feti in pancia di tre donne in dolce attesa cantano a squarciagola "Non ho l'età" di Gigliola Cinquetti?
Ora, Sanremo è Sanremo e difficilmente rappresenta - lo sappiamo - il regno della finezza.
E non sarebbe nemmeno questa, a dire il vero, la sua missione, essendo programma generalista e nazional popolare per eccellenza.
Ma a chi è venuto in mente di rappresentare così il promo della kermesse canterina? Si inneggia forse ancora una volta al tanto discusso "fertility day"? Come se non bastassero le gaffes del Ministro Lorenzin, pronta ad impallinare i trentenni senza figli.
Ma soprattutto, a chi si rivolge questa pubblicità? A chi vuole parlare?
A scanso di equivoci, però, gli autori di questo promo si sono messi l'anima in pace con un tocco di politically correct, dal momento che uno dei tre feti (e relativa mamma) ha la pelle scura.
Va bene l'adagio "purché se ne parli", ma qui sembra troppo.
Personalmente, la prima volta che ho visto lo spot sono rimasta a bocca aperta dallo sconcerto.
Ma, magari, la si può vedere anche diversamente e qualcuno dice: lo spot è avanti, è una brillante idea, anche se non originale, visto che riprende il video di Teardrop dei Massive Attack.

Che ne pensate?