sabato 25 luglio 2015

Condizionatori e tasse? Tutto falso



Ebbene sì, la vulgata dell'Europa delle tasse e dei balzelli ha di nuovo provocato l'ennesima ondata (è proprio il caso di dirlo) di disinformazione. È quanto avvenuto con riferimento alla cosiddetta tassa sui condizionatori d'aria che, però, non esiste!
A scatenare l'allarme due associazioni di consumatori (Federconsumatori e Adusbef): secondo la loro interpretazione dei fatti alcune normative europee  avrebbero obbligato i proprietari di condizionatori d'aria a dotarsi di libretto di impianto e a procedere a regolari controlli, con "aggravi economici per le famiglie". In poche ore la notizia è stata ripresa da politici ed organi di stampa, felici di poter dare l'ennesima stoccata all'Europa matrigna e vessatrice.
Peccato che tutto ciò sia semplicemente falso.
Tanto che il Ministero dello sviluppo economico MISE ha pubblicato sul suo sito una nota che recita:


Mise: nessuna tassa sui condizionatori delle abitazioni

È quanto precisa il Ministero dello Sviluppo economico in merito a notizie pubblicate su organi di stampa. Il Dicastero comunica altresì che l'Italia ha introdotto, al fine di adeguarsi alle direttive europee, prescrizioni per il miglioramento dell'efficienza energetica nel condizionamento per tutelare l'ecosistema e favorire risparmio economico e competitività.
Quanto a impianti di maggior potenza installati presso gli esercizi commerciali, occorre evidenziare che a fronte della spesa per la corretta manutenzione, vi sono importanti vantaggi. Infatti, oltre a garantire la sicurezza, la riduzione dei consumi per il miglioramento dell'efficienza comporta una riduzione della spesa per la bolletta energetica.
Per quanto riguarda gli incentivi, si segnala che sono a disposizione dei cittadini e delle imprese diversi strumenti di agevolazione. Il cosiddetto ECOBONUS garantisce la detrazione fiscale del 65% delle spese sostenute per la sostituzione di condizionatori con impianti più efficienti. Inoltre, le detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia consentono di detrarre il 50% della spesa per l'acquisto di nuovi impianti. Un ulteriore strumento particolarmente adatto alle imprese che intendono sostituire gli impianti di condizionamento con altri più efficienti è il cosiddetto "Conto termico" che mette a disposizione incentivi per gli impianti a fonti rinnovabili.

Quello che è accaduto, insomma, è che sono state introdotte alcune regole di efficientamento dei sistemi di condizionamento d'aria (secondo quanto previsto dalla direttiva europea 31 del 2010, recepita in ritardo dall'Italia).
Inoltre, i controlli agli impianti sono previsti solo per i grossi impianti (dalla potenza minima di 12kw, mentre quelli domestici sono di 2kw.
Comunicare l'europa non è semplice.
Comunicarla male è facilissimo e molto dannoso.

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