mercoledì 14 giugno 2017

Tu che

Ph The Economist

Tu che - ti conosco solo di vista - mi guardi mentre grondo di sudore e ho lo sguardo perso di chi ha la pressione sotto soglia.
Tu che, quando, in preda allo sconforto, ti dico "è troppo caldo...non piove più, è uno strazio", mi dici beatamente ebete "a me piace così".
Tu che te ne freghi del fatto che l'ultimo trentennio è stato il più caldo degli ultimi 140 anni.
Tu che non sai o fai finta di non sapere che ogni 10 anni i ghiacciai calano del 13.3%
Tu che vivi nell'indifferenza di fronte al fatto che fenomeni emergenziali come siccità, ondate di calore, cicloni e incendi su vasta scala sono, non solo più frequenti, ma oramai considerati "normali" nella loro eccezionalità.
Tu che non ti informi e non sai che dal 2001 in poi abbiamo avuto ben 16 dei 17 anni più caldi dell'ultimo secolo e mezzo. E non sai - ad esempio -  che il 2016 è stato l'anno più caldo di questo stesso periodo.
Tu che nemmeno immagini quanto siano attendibili le previsioni che fissano un aumento di temperatura da 2.5 a 10 gradi Faherenheit nel corso del prossimo secolo.
Tu che non sai che il riscaldamento climatico comporta l'intensificarsi degli eventi estremi come le alluvioni (almeno 1.500 alluvioni si sono verificate in Europa dal 1980, delle quali più della metà dal 2000).
Tu che trascuri il fatto che gli eventi climatici estremi, come siccità e ondate di calore, hanno influenzato negativamente la produzione agricola europea nel primo decennio del 21°secolo, e così continuerà ad essere.

Ecco, sì: tu. Proprio tu. Vattene affanculo.



* Tutti i dati del presente articolo sono tratti dalle seguenti fonti:

ClimateNasa.Gov
IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change)
AEA (Agenzia europea dell'Ambiente)