mercoledì 17 aprile 2013

Gli alternativi tedeschi

Il logo di Afd; Angela Merkel

Il suo acronimo è Afd (che sta per “Alternative für Deutschland”) e si propone, appunto, come alternativa. A cosa? All’europeismo – per molti forzato e difficile da digerire – di Angela Merkel.  Stiamo parlando del nuovo partito tedesco anti-euro. Un suo (improbabile) ingresso al Bundestag, in occasione delle elezioni del prossimo autunno, significherebbe l’avvio di una battaglia per la dissoluzione della moneta europea e per il ritorno al marco. «L'euro non funziona, divide più che unire il continente»,  afferma Alexander Gauland,  tra i fondatori del partito ed ex membro proprio della CDU, il partito della Merkel.
Già perché è proprio ai delusi cristiano-democratici e ai liberali che si rivolge la nuova formazione politica, che attinge consenso prevalentemente tra le file della destra, attirandosi, però, anche le simpatie dei movimenti radicali. Nel mirino, i trasferimenti di denaro tedesco a favore del salvataggio di Euro ed Europa. Insomma, la politica europea della Merkel. Manovre di salvataggio che, finora, hanno (più o meno) convinto tutti i maggiori partiti. Sull’economia, dunque, si fonda la sfida lanciata dal movimento, che coagula attorno a sé molti economisti e docenti, come Bernd Lucke, uno tra gli esponenti più in vista.
Ma il progetto di Afd – se è alimentato da qualche velleità (recenti sondaggi indicano che circa il 26% di elettorato sarebbe pronto a votare un partito anti-euro) – non sembra destinato ad avere grande successo: le scelte della Cancelliera godono ancora dell’appoggio della gran parte della popolazione. La situazione economica della Germania, nel complesso buona, conferma questa tendenza. Sembra, inoltre, molto difficile che il neocostituito partito riesca a superare la soglia di sbarramento del 5 per cento per entrare in Parlamento. Unica possibilità per Afd di acquisire un certo “peso politico”, dunque, si avrebbe solo in caso di quasi parità tra le due coalizioni Cdu/liberali da una parte, socialdemocratici e verdi dall’altra. 

Questo post trae ispirazione dall'articolo di  Ralf Neukirch e  Merlind Theile 
pubblicato su Der Spiegel il 12 aprile e ripreso da Presseurop (leggi)

3 commenti:

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  2. Bene Diletta, molto interessante questa tua occhiata sulla realtà politica tedesca, le elezioni di autunno saranno fondamentali per il destino dell'Europa e quindi anche dell'Italia... Comunque questo nuovo partito forse dovrà contendersi i voti con il partito dei pirati, che pure si pone come antisistema...

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    1. Lo credo anche io. A proposito di questo argomento, ti segnalo questo post, dove puoi trovare le opinioni di un amico che della situazione politica tedesca se ne intende: http://chipiuneha-piunemetta.blogspot.it/2013/02/gemelli-molto-diversi.html.

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