giovedì 21 aprile 2016

La sovrana lettrice


"Fu tutta colpa dei cani. Di norma dopo aver scorrazzato in giardino salivano da veri snob i gradini dell'ingresso principale e generalmente li faceva entrare un valletto in livrea.
E invece quel giorno, per qualche ragione, si precipitarono di nuovo giù dai gradini, girarono l'angolo e la regina li sentì abbaiare a squarciagola in uno dei cortili. 
La biblioteca circolante del distretto di Westminster, un grande furgone come quelli dei traslochi, era parcheggiata davanti alle cucine. Era un'ala del palazzo che a Sua Maestà non era molto familiare, e certo non aveva mai visto la biblioteca parcheggiata lì, vicino ai bidoni della spazzatura, e neppure l'avevano mai vista i cani, i che spiegava tutto quel baccano. Così la regina, non essendo riuscita a zittirli, salì gli scalini del furgone per andare a scusarsi". 

Ed ecco il mio personalissimo modo di celebrare il 90° compleanno di Queen Elizabeth II, raccontandovi di un libro fantastico, "la sovrana lettrice", di Alan Bennett (2007, edito in Italia da Adelphi). Per puro caso la Regina scopre oggetti (per lei) strani e (sinora) trascurati: i libri. Da quel momento, non può più farne a meno: leggere diventa la sua principale attività e la sua passione interferisce - con modalità profondamente comiche - con i suoi impegni istituzionali. 
Tra una visita ad un caseificio nel Galles e una puntata in Norfolk, anche soli cinque minuti sono buoni per estrarre dalla borsetta color pastello il libro del momento, mentre primi ministri e capi di stato vengono interrogati sulle loro - spesso assenti - passioni letterarie. 
Ma, tranquilli: niente, spoiler, qui, perché il finale è ... tutto da scoprire. 
Bennett, del resto, oltre che scrittore, è drammaturgosceneggiatore e attore britannico e ci rimanda, col suo scrivere, una Elisabetta fenomenale, nelle cui azioni realtà e finzione si mescolano. Il risultato? Credibile (anzi, auspicabile: chi non vorrebbe una regina così?) e affascinante. E molto, molto, divertente. 

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