lunedì 4 giugno 2012

Vote and the City






«Caro amico,
è mio grande onore invitarti a partecipare all’evento che organizzo a casa mia con il Presidente e la First Lady il prossimo 14 giugno. Facendo oggi una donazione di qualsiasi importo, potrai automaticamente partecipare all’estrazione, vincere due biglietti per New York e unirti a noi».
A parlare, anzi, a scrivere – a milioni di persone che, come me, nel 2008 (in piena “Obamania”) si sono iscritte ad Organizing for America, ricevendo, da quel giorno, aggiornamenti via mail dallo staff del Presidente Usa – è Sarah Jessica Parker, l’arcinota Carrie di Sex and the City.
«Sono convinta, oggi come nel 2008, che con l’impegno di tutti noi – continua l’attrice –non solo faremo la storia, ma riusciremo a creare quel fondamentale cambiamento di cui gli americani hanno bisogno».
Il la lo aveva dato – il mese scorso – George Clooney, imbastendo un megaevento a Los Angeles, in occasione del quale i 150 partecipanti hanno sborsato (niente meno che) 40,000 $ pro capite.
Le “campaign dinner”, si sa, sono una vera miniera d’oro nella delicata fase del fundraising. Ancora più preziose per agguantare il secondo mandato.
Hollywood, del resto, ha sempre guardato alla politica, e non solo da sinistra: a parte l’attivismo di molti attori e registi liberal, numerose sono state – soprattutto nel passato – le star di destra ad aver influenzato la storia politica americana, da Reagan a Schwarzenegger.
E oggi anche il patinato mondo della moda – nella persona della zarina Anna Wintour, direttrice di Vogue USA – scende in campo, per promozionare la glamorousNew York Night” di metà giugno.
Alè.

Nessun commento:

Posta un commento