lunedì 27 gennaio 2014

The State of the Union




Domani, 28 gennaio, Barack Obama pronuncerà il suo sesto discorso sullo Stato dell’Unione. Andrà in onda in prime time e a guardarlo ci saranno milioni di americani: per Mr President è l’occasione per riconquistare la fiducia degli elettori, dopo un difficilissimo un anno di presidenza: l'anno dello shutdown del governo federale (ovvero la chiusura dei rubinetti monetari di Washington), della travagliata entrata in vigore della riforma sanitaria, del datagate, della crisi delle armi chimiche siriane. 

La Casa Bianca ha lanciato una campagna di comunicazione ad hoc, per coinvolgere i cittadini nella stesura del discorso, di cui ci vengono mostrate le varie fasi di preparazione.

"The State of the Union", una tradizione. La Costituzione americana prevede che il presidente “di tanto in tanto” informi il Congresso sullo stato della nazione e i suoi programmi per il futuro. Nel tempo l’appuntamento ha assunto una scadenza fissa: una volta l’anno, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, il presidente degli Stati Uniti riferisce al Congresso in seduta plenaria alla presenza dei membri del governo e della Corte Suprema, rendendo conto delle condizioni della nazione e, soprattutto, descrivendo la sua agenda e le sue priorità per l’anno a venire, che lo staff di Obama ha definito come "anno dell'azione". 

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