La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano.
Il contributo che
un'Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per
il mantenimento di relazioni pacifiche. La Francia, facendosi da oltre
vent'anni antesignana di un'Europa unita, ha sempre avuto per obiettivo
essenziale di servire la pace. L'Europa non è stata fatta : abbiamo avuto la
guerra.
L'Europa non potrà farsi
un una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni
concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. L'unione delle nazioni
esige l'eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania:
l'azione intrapresa deve concernere in prima linea la Francia e la Germania.
A tal fine, il governo
francese propone di concentrare immediatamente l'azione su un punto limitato ma
decisivo.
Il governo francese
propone di mettere l'insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di
acciaio sotto una comune Alta Autorità, nel quadro di un'organizzazione alla
quale possono aderire gli altri paesi europei.
La fusione della
produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi
comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea, e
cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla
fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le
vittime.
La solidarietà di
produzione in tal modo realizzata farà si che una qualsiasi guerra tra la
Francia e la Germania diventi non solo impensabile, ma materialmente
impossibile. La creazione di questa potente unità di produzione, aperta a tutti
i paesi che vorranno aderirvi e intesa a fornire a tutti i paesi in essa
riuniti gli elementi di base della produzione industriale a condizioni uguali,
getterà le fondamenta reali della loro unificazione economica.
Questa produzione sarà
offerta al mondo intero senza distinzione né esclusione per contribuire al
rialzo del livello di vita e al progresso delle opere di pace. Se potrà contare
su un rafforzamento dei mezzi, l'Europa sarà in grado di proseguire nella
realizzazione di uno dei suoi compiti essenziali: lo sviluppo del continente
africano. Sarà così effettuata, rapidamente e con mezzi semplici, la fusione di
interessi necessari all'instaurazione di una comunità economica e si introdurrà
il fermento di una comunità più profonda tra paesi lungamente contrapposti da
sanguinose scissioni.
Questa proposta, mettendo
in comune le produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità, le cui
decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi
aderiranno, costituirà il primo nucleo concreto di una Federazione europea
indispensabile al mantenimento della pace.Per giungere alla realizzazione degli
obiettivi cosi' definiti, il governo francese è pronto ad iniziare dei
negoziati sulle basi seguenti.
Il compito affidato alla
comune Alta Autorità sarà di assicurare entro i termini più brevi:
l'ammodernamento della produzione e il miglioramento della sua qualità: la fornitura,
a condizioni uguali, del carbone e dell'acciaio sul mercato francese e sul
mercato tedesco nonché su quelli dei paese aderenti: lo sviluppo
dell'esportazione comune verso gli altri paesi; l'uguagliamento verso l'alto
delle condizioni di vita della manodopera di queste industrie.
Per conseguire tali
obiettivi, partendo dalle condizioni molto dissimili in cui attualmente si
trovano le produzioni dei paesi aderenti, occorrerà mettere in vigore, a titolo
transitorio, alcune disposizioni che comportano l'applicazione di un piano di
produzione e di investimento, l'istituzione di meccanismi di perequazione dei
prezzi e la creazione di un fondo di riconversione che faciliti la razionalizzazione
della produzione. La circolazione del carbone e dell'acciaio tra i paesi
aderenti sarà immediatamente esentata da qualsiasi dazio doganale e non potrà
essere colpita da tariffe di trasporto differenziali. Ne risulteranno
gradualmente le condizioni che assicureranno automaticamente la ripartizione
più razionale della produzione al più alto livello di produttività.
Contrariamente ad un
cartello internazionale, che tende alla ripartizione e allo sfruttamento dei
mercati nazionali mediante pratiche restrittive e il mantenimento di profitti
elevati, l'organizzazione progettata assicurerà la fusione dei mercati e
l'espansione della produzione.
I principi e gli impegni
essenziali sopra definiti saranno oggetto di un trattato firmato tra gli stati
e sottoposto alla ratifica dei parlamenti. I negoziati indispensabili per
precisare le misure d'applicazione si svolgeranno con l'assistenza di un
arbitro designato di comune accordo : costui sarà incaricato di verificare che
gli accordi siano conformi ai principi e, in caso di contrasto irriducibile,
fisserà la soluzione che sarà adottata.
L'Alta Autorità comune,
incaricata del funzionamento dell'intero regime, sarà composta di personalità
indipendenti designate su base paritaria dai governi; un presidente sarà scelto
di comune accordo dai governi; le sue decisioni saranno esecutive in Francia,
Germania e negli altri paesi aderenti. Disposizioni appropriate assicureranno i
necessari mezzi di ricorso contro le decisioni dell'Alta Autorità.
Un rappresentante delle
Nazioni Unite presso detta autorità sarà incaricato di preparare due volte
l'anno una relazione pubblica per l'ONU, nelle quale renderà conto del
funzionamento del nuovo organismo, in particolare per quanto riguarda la
salvaguardia dei suoi fini pacifici.
L'istituzione dell'Alta
Autorità non pregiudica in nulla il regime di proprietà delle imprese.
Nell'esercizio del suo compito, l'Alta Autorità comune terrà conto dei poteri
conferiti all'autorità internazionale della Ruhr e degli obblighi di qualsiasi
natura imposti alla Germania, finché tali obblighi sussisteranno.
La Festa dell'Europa & Chi più ne ha più ne metta:
2012: Il compleanno amaro dell'Europa, intervista a Gianfranco Pasquino
2013: Diritto d'Europa. Intervista a Stefano Rodotà
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