lunedì 14 luglio 2014

La Presa della Bastiglia e la (ri)presa delle polemiche


14 luglio, Presa della Bastiglia. Ossia di quella fortezza parigina, costruita alla fine del '300, che fin dall’epoca di Luigi XI serviva come prigione e luogo di tortura e che al tempo di Luigi XIII divenne prigione di Stato. 
Fino a quel 14 luglio - appunto - del 1789, quando fu presa d’assalto e incendiata dal popolo parigino: in piena rivoluzione, la Bastiglia divenne facile obiettivo, in quanto luogo simbolico e segno manifesto dell'assolutismo dispotico che si voleva, una volta per tutte, debellare. Due giorni dopo l’Assemblea nazionale ne deliberò la demolizione, che segnò il crollo definitivo dell’ancien régime. 
Il 14 luglio è, dal 1880, la festa nazionale della repubblica francese. 
Quest'anno le celebrazioni Parigine si caricano, però, di un ulteriore significato: quello della commemorazione dei 100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale. È per questo che gli eserciti di numerosissimi paesi parteciperanno alla cerimonia. 
Ma non mancano le polemiche: come riporta il corrispondente di Al Jazeera, membri dell'estrema destra francese (Front National) avrebbero chiesto l'esclusione dell'Algeria dalla parata ufficiale del 14 luglio. Perché - dicono - far marciare sugli Champs-Elysées i soldati algerini a solo poco più di 50 anni dal sanguniso conflitto che ha portato all'indipendenza del paese nord africano dalla Francia? 
Secca la risposta del governo francese: 20 mila algerini sono morti sul suolo francese difendendo Parigi: dobbiamo riconoscere questo loro sacrificio e dobbiamo loro rispetto.  

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