venerdì 26 giugno 2015

Un brindisi all'Europa (o forse no): la Regina Elisabetta ci ripensa?



Ieri scrivevo dei "toni europeisti" della Regina Elisabetta, in occasione della sua visita in Germania. Parlava, ispirata, di unità europea e dei rischi della disunione.

Bene, a Palazzo debbono essersi spaventati ed è arrivata la retromarcia.

Una nota ufficiale di Buckingham Palace, infatti, ha prontamente negato che il discorso della Regina sottointendesse una sua convinzione circa la necessità che la Gran Bretagna continui a far parte dell'Unione europea.

Elisabetta aveva fatto riferimento alla pericolosità delle divisioni e all'opportunità di non dare per scontati i benefici di un continente pacificato.
Merkel annuiva vistosamente durante questo passaggio.

"Come sempre - ha spiegato un portavoce di palazzo - la Regina è al di sopra della politica ed è politicamente neutrale rispetto al tema dell'appartenenza all'Unione".

Il discorso di Berlino, preparato dagli ufficiali di Elisabetta, sarebbe stato, come al solito, approvato dal Governo inglese. Le sue parole precedono l'incontro tra i capi di stato e di governo dell'Unione durante il quale David Cameron presenterà le proprie proposte per la rinegoziazione dello status dell'Uk nella casa comune europea.

Insomma, dicono da Londra, il discorso era molto personale, basato sull'esperienza di vita della Regina e non ha niente a che vedere con questi negoziati.

Sarà, ma di certo pare che qualcosa sia cambiato ultimamente: l'euroscetticismo pre elettorale, si è trasformato in un cauto europeismo su misura, che Cameron intende portare avanti con decisione.

We'll see.



Leggi l'articolo sul The Guardian

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