Con un tasso di disoccupazione all'8,5% (fonte ISTAT);
con un debito pubblico pari a 1.911,807 miliardi di euro (fonte Banca d'Italia),
con un tasso di occupazione dei laureati fermo al 76,6%, all'ultimo posto tra i Paesi europei e ben al di sotto della media (fonte 45° rapporto CENSIS);
con un PIL che aumenta solo dello 0,3 per cento sul periodo precedente, dopo due trimestri di sostanziale stagnazione (fonte Banca d'Italia);
con 38 imprese al giorno (4 in più del 2010) uscite dal mercato tra gennaio e settembre 2011 (fonte Unioncamere);
con una domanda interna debole;
con l'Euro a un passo dal fallimento e molto altro ancora,
il fatto che Mario Monti vada o non vada a Porta Porta, francamente, non è un problema.
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