sabato 21 gennaio 2012

E se la crisi ci avesse “liberato”?




Ieri un Roberto Saviano rilassato, sereno e particolarmente a suo agio, è tornato (evviva) in televisione e lo ha fatto con Daria Bignardi a Le invasioni barbariche. Vuoi il giocoso inizio di puntata con Lorenzo Cherubini, vuoi il tono confidenziale dell’intervista, ne è venuto fuori un bel ritratto, di un giovane ragazzo desideroso di aria e di libertà. Aria e libertà che ha trovato – insieme ad una contemporanea versione del sogno americano – in quel di New York. Dove Roberto ha imparato qualcosa di molto, molto importante. Che quando non hai nulla da perdere, quando non è più questione di lasciare il certo per l’incerto (perché il certo non esiste), be’ allora puoi – senza sensi di colpa, senza ripensamenti e senza rimorsi – fare quello che ti piace. Puoi investire sul tuo talento, sulle tue propensioni e sulle tue doti. E crederci, fino in fondo. Perchè – nascosta tra le mille pieghe della crisi, anche della peggiore – c’è sempre qualche opportunità. Basta solo saperla trovare. 

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