Cinque anni
fa poche migliaia di cittadini – da Springfield, Illinois – lanciavano una
improbabile campagna presidenziale. L’obiettivo era quello di costruire un ‘grassroots
movement’, un movimento dal basso, un esercizio di quella democrazia basata sul
door to door, tutta americana, che lavora sul concetto di vicinato, tra un
barbecue e una serata musicale.
Quella
campagna improbabile divenne poi probabilissima, e soprattutto vittoriosa,
regalandoci il primo Presidente afroamericano della storia americana. Oggi si
riparte, per la conquista del ‘secondo tempo’. E la macchina organizzativa
(ri)comincia a muoversi.
Le parole d’ordine? Mobilitare e partecipare.
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